giovedì, febbraio 15, 2007

tutto in famiglia

Ho già parlato della Carfagna e non sono riuscita a strapazzarla troppo perché io l’impegno lo ammiro veramente e lei ce la sta mettendo tutta.
Peccato per i risultati.
Le donne in politica sembra debbano obbligatoriamente occuparsi di sociale, di famiglia, di etica.
Se magari andassero a occuparsi di economia o di esteri forse, in certi casi, farebbero meno danni.
Tutto questo fa da preambolo a quanto letto su repubblica.it sullo scazzo tra la Carfagna e Luxuria sui Dico (manco a farlo apposta)
Sembra che si leggiferi più per dar da parlare ai politici che non per il bene di questo povero Paese.
La bella Mara Carfagna, forzista verace, esterna e non fa sconti.
I gay sarebbero “costituzionalmente sterili”, e aggiunge che “per volersi bene, requisito fondamentale è poter procreare”.
La nota di colore è che Luxuria le risponde di non voler prendere lezioni da una sfasciafamiglie, riferendosi alle bagatelle berlusconiane della notte dei telegatti.
La questione centrale è invece che la Carfagna ha perso una occasione per tacere o, volendo essere buoni, per spiegarsi meglio.
Dove le mettiamo le coppie sterili secondo la Carfagna e secondo chi appoggia le sue parole? Ci sono persone sposate davanti a Dio che non possono avere figli. Significa che non hanno i requisiti per volersi bene? Che ci facciamo allora… suggeriamo al Vaticano di scomunicare pure loro?
Uff, ma possibile che non ci si sia ancora stancati di questi teatrini? E la famiglia… la famiglia sta cominciando a diventarmi insopportabile.

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