martedì, dicembre 19, 2006

Muccino l'americano

Premessa: non ci ho capito niente. L’ultima notizia è che Muccino avrebbe sbancato in America. Appena uscito il suo film, avrebbe scalato tutte le classifiche e sarebbe diventato primo ai botteghini.
Sono qualche mese fa si parlava di un clamoroso flop, si diceva che il nostro regista non avrebbe neppure potuto girarlo un film e invece…
Se è vero ne sono contenta: quando un Italiano sfonda in America fa sempre piacere. C’era una volta De Palma, Sergio Leone, Scorzese, De Niro, Al Pacino, la super diva Sophia Loren e adesso ci prova (e sembra ci riesca) il regista romano.

Credo di essere una delle pochissime persone a cui “l’ultimo bacio” non è piaciuto neppure un po’ (se non per la scelta del cast).
Pregio e difetto di Muccino è il suo stile. Costringe i suoi attori a frenetici sciogli lingua e a dialoghi logorroici, infarciti di stress metropolitano.
I personaggi sono nevrotici, frustrati e le storie finiscono per essere superficiali, seppure contorte.

Si dice che l’asso nella manica dell’ultimo Muccino sia Will Smith. In effetti, l’attore afro americano è un talento eccezionale, un vero artista poliedrico.
A questo punto consiglio la visione di “Sei gradi di separazione”, con un Will Smith giovane e bravissimo.

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