mercoledì, novembre 22, 2006

Rai, mamma o matrigna

I tempi cambiano davvero? Non sarà per caso che se dalla RAI nessuno ha chiamato Fiorello per congratularsi con lui dopo lo show di domenica sera, è stato perché ormai si finisce a dirigere un’azienda e poi un’altra e un’altra ancora e succede di non averne davvero a cuore nessuna?
Ed è poi il caso di chiamare “azienda” anche la RAI? Non sarà anche per questa visione aziendale, burocratica e fredda di quella che invece dovrebbe essere la maggiore fucina creativa dell’intero paesaggio multimediale italiano, che di fatto la RAI non funziona quanto potrebbe?
Tutte domande, i fatti certi per ora sono i grandi risultati di domenica scorsa, perché se da una parte (rai uno), Fiorello ha stravinto la gara dell’auditel, dall’altra (rai tre), Fabio Fazio resisteva egregiamente con Che tempo che fa.
E allora che questa RAI si riprenda un po’ di entusiasmo, almeno quando le cose vanno bene, perché così bene non vanno sempre… tanto vale ammetterlo.
Ci vuole più entusiasmo quando la qualità c’è e piace, perché non è affatto scontato che succeda.
E soprattutto, quello che chiedeva Fiorello: una telefonata, una pacca sulla spalla, bisogna farla… bisogna recuperare il rapporto tra persone, perché non sempre si può avere a che fare con “personaggi”, da sfoderare dal cilindro quando c’è maretta.

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