
Ho imparato che i media, in accordo con la politica, hanno creato un codice, di azioni e reazioni, da sfoderare e da dare in pasto, ad ogni particolare occasione.
E così, tanto per citare un caso qualunque, se ad una manifestazione pro Palestina, una decina di black block si mette a fare casino, devono piovere giù anatemi e devono piovere pure su quelli che nel corteo si limitavano a camminare e magari, al massimo, a sventolare qualche bandiera.
Gli anatemi devono piovere perché si deve strizzare l’occhio a tutti, tenersi buone quante più persone possibile.
Ma non è invece adamantino, nella situazione verificatasi con Diliberto ad esempio, che lui non c’entrasse niente e che non c’è neppure da considerare le azioni dei black block, perché li conosciamo ed è da sempre che li deprechiamo?
Una classe politica seria, che tiene alla gente e che apprezza la gente, non dovreb

Tutti a dare contro a Diliberto… per cosa? Per una manifestazione alla quale, forse qualche mese fà avrebbero partecipato tutti.
Diliberto non ha detto nulla di strano nell’intervista rilasciata a la repubblica, il sospetto che questi gruppi di ragazzotti violenti, non intervenga alle manifestazioni per sostenerne le cause, ma piuttosto per affossarle, viene a chiunque tenga ai contenuti stessi delle manifestazioni.
Se voglio sfilare per la Palestina e puntualmente un gruppo di idioti comincia a raccogliere tutta l’attenzione con i suoi gesti eclatanti, dai quali la maggior parte dei manifestanti si dissocia, qualche problema c’è e forse, da parte di questa gente, c’è la volontà di fare andare male le cose…
Bastava vedere, ieri, come si leccava i baffi Fede :-) .
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