venerdì, novembre 17, 2006

Giovedì "di fuoco"... in tv


Allora, mentre Santoro su rai2 se le suonava con Cuffaro (presidente della Regione Sicilia) a suon di promesse di querela, alle quali son parsi troppo abituati entrambi, su canale 5 andava la prima puntata della serie “codice rosso”.
Di cosa parla e come è stato questo primo episodio?
Lo start, prevedibile ma di sicuro effetto: una intera squadra di vigili del fuoco muore durante una pericolosissima azione, si salva solo il comandante (il cazzutissimo Gassman), che d’ora in poi sarà attanagliato dai sensi di colpa e che dovrà eroicamente tacere la verità sull’incidente, provocato dall’errore di un membro della squadra.
Nel frattempo arrivano nuovi personaggi al “15A” (che richiama, volontariamente o no, il decimo tuscolano): C’è Pietro Taricone che recita praticamente se stesso, ovvero il bulletto fanfarone e sciupafemmine, dal cuore d’oro però e dal grande coraggio; e Ilaria Spada, donna-vigile, l’unica tra tanti maschi, con una vita sentimentale tutta sbagliata. In tutto ciò, si allarga a macchia d’olio, il sospetto che un maniaco dal passato infelice, stia tramando nell’ombra.
La regia è avvincente ed il cast piuttosto azzeccato, forse non sarà un successo quanto “distretto di polizia” ma è pur sempre un buon prodotto, destinato, con ogni probabilità, a piacere.
Ma nella sfida di emozioni di ieri sera, a mio avviso, vinceva “Anno Zero”, soprattutto quando si sono evocate immagini inquietanti, come quelle di Cuffaro, che per evitare le intercettazioni telefoniche, da appuntamento ad un mafioso in un negozio di abbigliamento e discute di affari con lui, mentre (così ha detto Santoro) “si cala i pantaloni”.
Il solito Travaglio ha sparato a pallettoni ed il conduttore ha profetizzato che dopo quell’editoriale… non avrebbero mangiato il panettone… sarà così?

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