venerdì, dicembre 01, 2006

THINSPIRATION



Il titolo di questo post? L’avevo già usato su wordpress, quando mi accorsi del fenomeno dei siti pro-ana e “thinspiration” è la parola che basta digitare su un qualsiasi motore di ricerca, perché venga fuori di tutto sul fenomeno pro-ana.
Parlo ancora di anoressia, perché le recenti morti di due modelle, ravvicinate nel tempo e comuni nelle modalità, hanno di nuovo scoperchiato il vaso di pandora che riguarda questa malattia… ed il vaso di Pandora è pieno di mostri.

Oggi si sa tutto di questa patologia, o meglio, sarebbe davvero semplice documentarsi e scoprirne le dinamiche; c’è poi qualcuno invece, come è naturale, che si crogiola al pensiero che tutto dipenda solo dalla voglia di dimagrire, imputando a quella ogni colpa.
Questa convinzione la ammettevo da parte di mia nonna una quindicina di anni fa, quando era solita dirmi, ogni volta che mi mettevo a dieta: “così diventi anoressica!” – oppure – “Vuoi diventare anoressica”. Ora, se è vero che l’anoressia, quasi sempre, si origina dalla voglia di dimagrire, non è sempre vero che chiunque si metta a dieta, inciampi poi nell’anoressia.
Però, nelle parole di quella settancinquenne di 15 anni fa c’era molto più acume di quanto pensassi allora: “vuoi diventare anoressica”; questo si che è uno spunto di riflessione!
Chi diventa anoressica, desidera diventare anoressica e non soltanto dimagrire.
Essere anoressiche infatti da la sensazione di governare se stesse, di essere artefici della propria fortuna, attraverso il totale dominio del corpo.
Oggi e nel recente passato, l’idea della magrezza è associata al successo: le attrici, le modelle, le manager in carriera, tutte hanno un’immagine asciutta, essenziale, non ingombrante.
E se il digiuno è stato sempre attuato nei secoli, per purificare la mente, nelle pratiche ascetiche; oggi si digiuna per plasmare il proprio corpo e renderlo strumento di distinzione e omologazione, allo stesso tempo.
Si comincia a dimagrire per essere uguali ai propri modelli, si continua a dimagrire per dimostrare di essere diversi da chiunque altro e più forti.

Cedere alla fame è un fallimento insopportabile, una frustrazione, una ammissione di debolezza e le anoressiche, in genere, sono persone tenaci.
Io dico spesso che “si ha fame di digiuno”: più aumenta il bisogno di mangiare, più si fa largo l’esigenza di non farlo.

Parlo ancora di anoressia perché l’attenzione su questo problema è molto desta, me ne accorgo dal fatto che la tv vi ha acceso i riflettori sopra e mi accorgo che molti arrivano ai miei blog, con parole chiave come “ana e mia” : i vezzeggiativi che le comunità di anoressiche usano per le proprie malattie (anoressia e bulimia).
Ed è proprio questa la novità importante che riguarda questa patologia: L’associazionismo.
Se fino ad ora ogni anoressica aveva da sola gestito i propri digiuni, i propri inganni, le proprie metodiche e scrupolose fissazioni, adesso, attraverso il web, le malate si parlano, si spronano l’un l’altra, si danno man forte, fino all’esaltazione religiosa della propria condizione.
In televisione non si parla di questo.
Ieri da Costanzo si è preteso che un gruppo musicale, "Radici nel cemento" (per carità, apprezzabilissimo e divertente), cantasse per tre o quattro volte una canzone che recita “bella sei bella, tanta sei tanta…” In onore della ciccia, la canzone si chiama appunto bella ciccia.
Ok, può essere divertente, ma si pensa davvero che sia utile?
E’ anche importante però, mi rendo conto, non fare pubblicità a canali di comunicazione che possono essere pericolosi.
Ancora a proposito di Costanzo, qualche puntata fa la sempre ottima Costamagna aveva accennato a questa casta consociativa che prolifera in rete e Costanzo era intervenuto dicendo di non voler fare pubblicità a questo tipo di siti.
Così va bene, c’è la consapevolezza di tacere e fare censura su determinati argomenti.
Basta che però certi silenzi non si traducano pian piano in disinformazione.
Gli organi istituzionali sono al corrente di questi nuovi canali di comunicazione tra malati? Ed i medici, gli psicologi, sanno come affrontare questo nuovo fenomeno?

Nel frattempo progetto la mia architettura calorica per la giornata di oggi.
Ho messo il sirup al cioccolato sui cereali con il latte e questo non va bene.
Per pranzo e cena farò in modo di mangiare minestrone e non salterò neppure uno dei miei 90 minuti di palestra giornalieri.
Nemmeno io sono immune, quindi, da una personalissima battaglia con la bilancia
Ma nonna, ovunque tu sia voglio rassicurarti, l'anoressia è un'altra cosa.

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